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Giuliano di Piero de’ Medici (1453–1478) Piero di Lorenzo de’ Medici, lo Sfortunato, der Unglückliche (1472–1503) Giovanni de’ Medici (1475–1521), ab 1513 Papst Leo X. Giuliano di Lorenzo de’ Medici (1479–1516), Herzog von Nemours; Giulio de’ Medici (1478–1534), ab 1523 Papst Clemens VII. Lorenzo di Piero de’ Medici (1492 ...
Das Grabmal für Lorenzo di Piero de’ Medici, Herzog von Urbino, befindet sich an der Westwand und jenes für Giuliano di Lorenzo de’ Medici, Herzog von Nemours, an der Ostwand. Das gänzlich unvollendete Doppelgrab für Lorenzo il Magnifico und dessen Bruder Giuliano di Piero de’ Medici befindet sich an der Südseite.
26. Apr. 2019 · Firenze: domenica 26 aprile 1478. Un gruppo di congiurati assale nel bel mezzo della messa i due fratelli Lorenzo e Giuliano de’ Medici. Il complotto, che ha l’obiettivo di porre fine all’egemonia della famiglia Medici a Firenze, è organizzato dai Pazzi e da altre personalità di rilievo. Lorenzo riesce miracolosamente a salvarsi dall ...
Giuliano de' Medici, duke of Nemours, was the youngest son of Lorenzo the Magnificent, and consequently the uncle of the younger Lorenzo. In reality he was greatly superior to his nephew, but curiously enough his appearance in Michelangelo's statue is more commonplace, though his attitude is graceful. He was a thoughtful man, somewhat melancholy in disposition, and the author of a poem on ...
Medici, Giuliano de’. Stefano Tabacchi. Nacque a Firenze il 12 marzo 1479, da Lorenzo il Magnifico e da Clarice Orsini. Sulla giovinezza di Giuliano non si hanno molte notizie, anche se non mancano sue immagini, come un ritratto realizzato nel 1485 da Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio nell’ambito del grande ciclo di affreschi della ...
Giuliano di Lorenzo de’ Medici. Herzog. Geboren 1479 in Florenz Gestorben 1516 in Fiesole. Werke, die Giuliano di Lorenzo de’ Medici zeigen. Tintoretto, nach Michelangelo Buonarroti Studie nach dem Kopf von Michelangelos "Giuliano de' Medici" Tintoret ...
23. Mai 2020 · Bajo Giuliano, la alegoría del día y la noche, donde el hombre (el día) se yergue con una compacta musculatura miguelangelesca y la noche (la mujer) decae bajo la impasibilidad de su rostro. A los pies de Lorenzo, la alegoría de la Aurora y el Crepúsculo no es desafío alguno para Miguel Ángel y una vez más, nos deleita con sus versos hechos piedra.
