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  1. Vor 5 Tagen · La donna scimmia di Marco Ferreri, una delle più crudeli e impietose rappresentazioni dell’umana miseria che manipola e sfrutta, è il primo lapalissiano riferimento che viene in mente guardando Rosalie (presentato nella sezione “Un Certain Regard” del Festival di Cannes 2023), opera seconda della francese Stephanie Di Giusto ...

  2. Vor 2 Tagen · Il soggetto – che già aveva affascinato Marco Ferreri (La donna scimmia del 1964) – è perfetto per un racconto moderno e femminista di liberazione. Nadia Tereszkiewicz e Benoît Magimel in ...

  3. Vor 2 Tagen · Rosalie, la recensione del film con Nadia Tereszkiewicz e Benoît Magimel che porta sotto i riflettori la donna barbuta: una storia di accettazione e affrancamento, presentato a Cannes 2023. Rosalie, presentato al Festival di Cannes 2023 nella sezione Un Certain Regard, racconta la storia (ispirata a quella di Clémentine Delait, divenuta ...

  4. 22. Mai 2024 · Ecco che la giovane decide di impostare una politica mediatica ante litteram: anziché nascondersi si mostra, smette di radersi, si vanta del suo statuto di “donna pelosa”, lo mette davanti agli occhi di tutti. Il marito inizia gradualmente ad avvicinarsi alla moglie e sboccia qualcosa che assomiglia all’amore. Al contrario di Tognazzi nel film di Ferreri, che sfruttava lascimmia ...

  5. Vor 6 Tagen · Con lei, Rosalie condivide alcuni punti in comune – l’essere una donna barbuta, il gestire un café, il non volersi nascondere –, eppure Di Giusto non realizza una semplice biografia, ma mantiene della vicenda i punti che più le interessano per creare una storia nuova, appassionata, capace di interrogare i confini sociali della femminilità, l’amore, la libertà e il prezzo da pagare ...

  6. www.cinematografo.it › recensioni › rosalie-efn1qzcmRosalie, la recensione del film

    26. Mai 2024 · Il soggetto della “donna barbuta”, si sa, non è nuovo alla cinematografia e in tal senso l’immagine dell’irsuta Annie Girardot ne La donna scimmia resta la più indelebile, ma se l'approccio di Ferreri è grottesco e tragico quello della cineasta è inconsueto e atto a sostenere l’accoglimento della diversità. Lo status atipico non è mai alibi o avvilimento, è spinta vitale e ...

  7. Vor 6 Tagen · Il film non prova neanche a confrontarsi con i grandi classici della difformità fisica al cinema come Freaks (Tod Browning, 1932) o The Elephant Man (David Lynch, 1980), preferendo guardare all’irsutismo (che Marco Ferreri nel 1964 aveva impietosamente ritratto nel suo La donna scimmia) di Rosalie da una prospettiva moderna, tale ...